Intestino

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L’equilibrio è una condizione necessaria per l'organo interno più esteso del nostro corpo.

 Conosci il tuo intestino

Per contribuire al benessere del proprio intestino bisogna prima di tutto conoscerlo. Probiotici, fermenti lattici vivi, microbiota sono termini spesso utilizzati quando parliamo di intestino o disordini intestinali. Ma cosa significano in realtà questi termini?

I probiotici (dal greco pro bios, a favore della vita) sono microrganismi che colonizzano il nostro intestino e ne favoriscono il fisiologico equilibrio, vivendo in simbiosi e portando numerosi effetti benefici sul nostro organismo. Primo fra tutti, il ripristino dell’equilibrio della flora batterica intestinale, poiché i probiotici sono in grado di contrastare la diffusione di microrganismi patogeni nell’intestino e potenziano quella di microrganismi benefici, i “batteri buoni”.

I probiotici sono tanti e diversi tra loro, per questo vanno identificati con criteri via via sempre più approfonditi che ne rappresentano determinate caratteristiche: si passa dal genere alla specie, la sottospecie ed infine al ceppo che rappresenta l’identità stessa di un batterio, il suo “nome e cognome”. L’identificazione per ceppo dei probiotici è quella che permette di poter evidenziare le caratteristiche uniche di quel singolo batterio.

L’identificazione per ceppo dei probiotici è quella che permette di poter evidenziare le caratteristiche uniche di quel singolo batterio.

Quello dei lattobacilli, ad esempio, è uno dei due generi più comuni che compaiono sull’etichetta degli integratori. Alcuni ceppi appartenenti al genere Lactobacillus, come LGG, LA-5 e L. Shirota, hanno avuto una grandissima diffusione in tutto il mondo. Il secondo genere più comune nei prodotti in commercio è quello dei bifidobatteri, che svolgono un ruolo protettivo molto marcato fin dall’infanzia. Anche in questo caso ceppi come BB-12, BB536, W11 e Bl-04 hanno avuto una notevole importanza da un punto di vista clinico, tanto da diventare tra i nomi più comuni in tantissimi prodotti in tutto il mondo.

Il nostro tratto gastrointestinale ospita 100000 miliardi di batteri. Il loro insieme viene chiamato microbiota intestinale (LINK a sezione) e il suo equilibrio è fondamentale per la nostra salute. Quando questa flora batterica si altera, i batteri patogeni o cattivi prendono il sopravvento sui batteri buoni. Questo stato viene definito disbiosi (anche noto come squilibrio intestinale).

Per ripristinare uno stato di equilibrio intestinale diventa importante assumere integratori alimentari con più ceppi probiotici contemporaneamente, così da essere in grado di colonizzare le differenti porzioni dell’intestino, riportando il naturale benessere della flora batterica, definito eubiosi.

Come funzionano i probiotici?

I probiotici agiscono per il benessere dell’intestino. Infatti, sono in grado di “colonizzarlo”, favorendo l’equilibrio del microbiota intestinale e sostenendo lo sviluppo dei batteri buoni a discapito di quelli patogeni.

Quando la flora intestinale è in uno stato di disbiosi, i “batteri cattivi” prendono il sopravvento.

Perciò è importante assumere dei probiotici per riportare nel nostro intestino il giusto equilibrio. Attraverso la dieta e gli integratori alimentari a base di probiotici possiamo ripristinare i “batteri amici” che contribuiscono all’equilibrio intestinale e al nostro benessere

I probiotici favoriscono non solo l’equilibrio dell’intestino ma anche il rafforzamento delle nostre difese immunitarie, dal momento che il 70% del nostro sistema immunitario risiede proprio nel tratto intestinale. 

I probiotici favoriscono non solo l’equilibrio dell’intestino ma anche il rafforzamento delle nostre difese immunitarie

Come assumere i probiotici?

Per mantenere l’equilibrio intestinale, si possono assumere integratori alimentari a base di fermenti lattici ad azione probiotica. Non tutti i fermenti lattici però possono essere definiti probiotici. Le proprietà probiotiche sono caratteristiche del singolo ceppo e non possono essere estese ad altri individui batterici, anche se appartenenti allo stesso genere o alla stessa specie.

Un probiotico, per essere definito tale e venire assunto come integratore alimentare, deve soddisfare alcuni requisiti documentati. Ecco le principali caratteristiche che deve possedere:

 

  • Stabilità: è importante sottolineare la differenza tra ceppi probiotici attivi e ceppi inattivi, quindi inefficaci perché vengono distrutti nello stomaco. Per favorire il benessere intestinale, i probiotici devono essere vivi ed attivi al momento dell’ingestione e devono sopravvivere all’ambiente acido durante il passaggio nello stomaco, arrivando indenni fino al loro sito d’azione, l’intestino. I probiotici vanno preferibilmente assunti a stomaco vuoto per attraversare lo stomaco rimanendo attivi.
  • Attività: i fermenti lattici ad azione probiotica per l’intestino, una volta giunti a destinazione, devono aderire alla mucosa, colonizzarla ed essere in grado di moltiplicarsi per ripristinare l’equilibrio intestinale (eubiosi). Ogni ceppo probiotico ha delle caratteristiche e delle funzioni ben specifiche, per questo ceppi diversi agiscono in modo diverso sull’ospite-essere umano.Bisogna tenere conto di queste specificità nella scelta d’acquisto degli integratori alimentari a base di fermenti lattici vivi ad azione probiotica.
  • Quantità: è necessario assumere dosi definite di probiotici per provocare un effetto benefico sull’intestino. Secondo il Ministero della Salute, il quantitativo ideale è pari ad almeno 1 miliardo di cellule vive al giorno. La dose necessaria di probiotici varia però a seconda del ceppo e quindi probiotici diversi sono efficaci per l’intestino in quantitativi diversi.
  • Efficacia: i microorganismi vivi ingeriti, ovvero i probiotici, devono svolgere un effetto benefico sul nostro intestino, contribuendo al generale benessere dell’organismo. L’effetto di un probiotico deve essere supportato da evidenze scientifiche derivanti da studi di efficacia sull’uomo. In generale, per essere efficaci e garantire un riequilibrio della flora intestinale gli integratori alimentari di probiotici vanno assunti per un lasso di tempo equivalente ad almeno 3 o 4 settimane consecutive.
  • Sicurezza: è determinata dall’assenza di effetti avversi sui consumatori all’assunzione dei probiotici, come assenza di patogenicità e virulenza, sicurezza comprovata in vitro e in vivo.

I fermenti lattici vivi ad azione probiotica, sono batteri benefici che si insediano nell’intestino colonizzandolo e aiutandoci a mantenere l’equilibrio della flora intestinale, detta eubiosi. I fermenti lattici si nutrono di prebiotici, sostanze nutritive che si introducono con una dieta equilibrata e ricca di fibre. In caso di disturbi a livello intestinale che possono influenzare negativamente la vita quotidiana, è quindi consigliato integrare la dieta con dei fermenti lattici vivi ad azione probiotica.

Non tutti i fermenti lattici possono essere definiti probiotici. Le proprietà probiotiche sono caratteristiche del singolo ceppo e non possono essere estese ad altri individui batterici, anche se appartenenti allo stesso genere o alla stessa specie. Per saperne di più consulta la voce PROBIOTICI.

Non tutti i fermenti lattici possono essere definiti probiotici.

Il microbiota umano è l’insieme di microrganismi simbiotici che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo. Con un peso di 1,5 Kg, il nostro microbiota, detto anche flora batterica intestinale, viene considerato un vero e proprio organo in cui risiede l’80% del nostro sistema immunitario.

La sua origine

L’origine del microbiota intestinale, risale al momento del parto. Durante la vita intrauterina, infatti, l’intestino del feto è completamente sterile. La sua colonizzazione da parte di batteri, sia buoni che cattivi, avviene fin dai primi istanti di vita. Il canale del parto attraverso cui passano i neonati è ricco di microorganismi appartenenti alla madre, che si trasferiscono inevitabilmente al bimbo, iniziando l’attività di colonizzazione. Sembra che l’allattamento al seno favorisca inoltre un migliore sviluppo del microbiota, che si evolve nel tempo e si completa progressivamente durante il corso della vita, fino alla terza età, periodo in cui si è più soggetti alle sue possibili alterazioni.

Il microbiota intestinale svolge funzioni fondamentali per il nostro benessere, e il nostro organismo tende a mantenere l’eubiosi, ovvero l’equilibrio fisiologico fra i microrganismi che coabitano nella mucosa intestinale.

Il microbiota intestinale svolge funzioni fondamentali per il nostro benessere, e il nostro organismo tende a mantenere l’eubiosi

Perché il microbiota intestinale è importante?

Fino a poco tempo fa si pensava che nell’uomo adulto la flora intestinale avesse un peso complessivo di circa 1,5 Kg. Per questo motivo viene considerata un vero e proprio “organo”. In realtà la risposta è molto complessa: si può affermare che il peso del microbiota intestinale di un individuo adulto è di circa 200 gr. Il tratto gastrointestinale occupa un’area grande quanto un campo da tennis ed è certamente l’organo più colonizzato del nostro corpo, ospitando più del 70%di tutti i microrganismi che risiedono nel nostro corpo che costituiscono il microbiota intestinale. Qui svolgono una serie di funzioni benefiche per l’intero organismo, contribuendo al delicato equilibrio intestinale, essenziale per la nostra salute.

Il microbiota intestinale svolge infatti numerosi processi tra i quali la digestione degli alimenti e la sintesi di vitamine e di altre sostanze essenziali. 

Altra funzione fondamentale del microbiota intestinale, è la capacità di assicurare al nostro organismo un’adeguata difesa da microorganismi dannosi. Non a caso il 70% delle cellule del nostro sistema immunitario si trova proprio nell’intestino.

Il microbiota intestinale svolge infatti numerosi processi tra i quali la digestione degli alimenti e la sintesi di vitamine e di altre sostanze essenziali.

È evidente come avere un microbiota intestinale in equilibrio porti grandi benefici nella vita di tutti i giorni: sul lavoro, in famiglia, nello sport, in viaggio. Per l’importanza che ricopre è quindi necessario mantenere lo stato di eubiosi della flora batterica attraverso uno stile di vita sano e attivo, una dieta equilibrata e ricca di prebiotici che supportino i batteri buoni a discapito di quelli cattivi e l’introduzione di fermenti lattici ad azione probiotica.

Le funzioni del microbiota intestinale


Le funzioni svolte dal microbiota intestinale a favore del nostro organismo sono diverse:

  • Innanzitutto ha una funzione protettiva, agendo da barriera selettiva contro la proliferazione dei batteri patogeni: è il meccanismo in base al quale i batteri che vivono all’interno del nostro intestino mantengono la loro presenza evitando la colonizzazione da parte di altri microrganismi ingeriti o già presenti.
  • Il microbiota intestinale svolge anche un ruolo fondamentale nella regolazione del nostro sistema immunitario determinando la quantità e la qualità della risposta immune del nostro organismo. Il sistema immunologico intestinale viene infatti stimolato e tenuto in allenamento dalla flora batterica, la quale a sua volta viene tollerata dalle nostre difese immunitarie.
  • Il microbiota permette la produzione di alcune fra le vitamine fondamentali per il nostro organismo, come acido folico, vitamina K, vitamine del gruppo B, che avviene a livello intestinale.
  • I microrganismi del microbiota intestinale svolgono anche un'importante funzione digestiva, lavorando incessantemente per permettere l’assorbimento dei nutrienti introdotti con l’alimentazione.
  • Altra funzione fondamentale svolta dal microbiota è la regolazione della motilità intestinale o peristalsi, determinata anche dal tipo di dieta. La flora batterica stimola infatti le cellule nervose intestinali agevolando il naturale meccanismo di contrazione e rilassamento del colon durante la fase di digestione.

 

É quindi fondamentale per la nostra salute mantenere e preservare lo stato di eubiosi, ossia di equilibrio della flora batterica intestinale. Lo stato di disbiosi del microbiota intestinale, al contrario, può provocare ripercussioni su tutto l’organismo.

 

Ad oggi si conoscono diverse malattie associate alle alterazioni microbiche intestinali, quali obesità, diabete, sindrome metabolica, diarrea da antibiotici, malattie infiammatorie croniche intestinali, dislipidemie e molte altre. Se la disbiosi non viene riportata in una condizione di eubiosi, il disequilibrio del microbiota può portare a uno stato di bassa infiammazione cronica che a sua volta causa l’insorgenza di malattie gastroenteriche che rischiano di diventare croniche.

Se la disbiosi non viene riportata in una condizione di eubiosi, il disequilibrio del microbiota può portare a uno stato di bassa infiammazione cronica che a sua volta causa l’insorgenza di malattie gastroenteriche

Per mantenere l’equilibrio del microbiota intestinale è bene curare stile di vita e alimentazione, introducendo sia probiotici che prebiotici, sostanze di cui i probiotici si nutrono che sono contenute normalmente in alcuni alimenti, come le fibre.

Quando il nostro intestino si trova in una situazione di benessere, la nostra flora intestinale è in equilibrio, le varie componenti batteriche sono presenti nella giusta quantità e nei diversi tratti dell’intestino. Questo tipo di situazione è detta eubiosi (equilibrio intestinale).

La disbiosi è invece l’alterazione della flora batterica intestinale (il nostro microbiota) e può essere causata dall’utilizzo di antibiotici (che uccidono indistintamente batteri patogeni ma anche batteri buoni), da cattiva alimentazione (ad esempio i conservanti presenti nei cibi insaccati ed in alcune bevande), da stress psico-fisico (che influenza fortemente la composizione del microbiota) e dai viaggi, durante i quali possiamo trovare condizioni igieniche precarie e venire in contatto con cibi scarsamente igienici.

La disbiosi è invece l’alterazione della flora batterica intestinale e può essere causata dall’utilizzo di antibiotici, da cattiva alimentazione, da stress psico-fisico e dai viaggi.

Una flora intestinale non perfettamente in equilibrio può portare a diversi disturbi tra cui stitichezza o, al contrario, diarrea.  


Questo perché il nostro apparato gastrointestinale è colonizzato da microrganismi che vivono in simbiosi con l’organismo. La funzionalità dell’intestino condiziona profondamente la vitalità ed il nostro benessere generale.